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Autore Le comiche
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 08-09-2004 12:00  
quote:
In data 2004-09-08 11:56, oronzocana scrive:
quote:
In data 2004-09-08 10:32, Cronenberg scrive:
quote:
In data 2004-09-07 22:47, Tristam scrive:
non ci credo dai.
Ma le comiche è uno dei film più squallidi e tristi degli ultimi anni.
A parte che copia le varie pallottole spuntate e compagnia bella, poi i gag sono di una tristezza e di un fuori tempo incredibile.
Non pensavo che fosse piaciuto davvero.
certo, per Pozzetto sempre tanto di cappello, ma le comiche è deprimente...


Sono d'accordo con te, ma la maggior parte sembra pensarla diversamente




non fa ridere per niente!


A me invece fa davvero ridere, ricorderò questo inizio millennio come quello della "ridicola rivalutazione", ma non scherziamo, pensate che fra vent'anni rivaluteremo anche i film di Vanzina come opere culto nel loro genere, o che aggiornano l'idea di comicità di un maestro chicchessia??? Ma non siamo ridicoli...

_________________
Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 08-09-2004 alle 12:01 ]

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 08-09-2004 14:58  
Allora, volevo un attimo precisare la mia opinione.
In quanto a Neri Parenti, secondo me ha fatto dei buoni film. "Fantozzi contro tutti", "Fantozzi subisce ancora", sono la vecchia satira feroce di Villaggio. E poi "Fantozzi va in pensione" che è il più amaro e forse il migliore insieme al primo. Poi si è peggiorato. Indiscutibilmente, poteva avere una filmografia mille volte migliore se non avesse rifatto le comiche altre due volte (quelle sì che fan pena, ma è opera di mercato), se non fosse caduto sempre più in basso. E' indubbio che ha dimostrato buone prove registiche, scorrevoli e al servizio degli attori, del film.
E poi volevo precisare che non c'è nessun paragone tra Chaplin, Charlot, Stanlio e Ollio e Le comiche. Ho semplicemente detto che Le comiche sono un omaggio a quella vecchia comicità, e per questo vanno apprezzate. Sì, ci sono certi momenti del film non impeccabili, ma come scordare la scena iniziale della Chiesa o quando i due entrano nel ristorante per la prima volta e provano l'aspiratore con la schiuma? E quando si strinogno la mano per salutare e si slautano fra loro?
E poi, un velo di malinconia c'è quando (dopo le comiche al mare) i due si ritrovano soli nella spiaggia e si riuniscono. I dialoghi sono stati tolti apposta ed è stata messa la musica in sottofondo per accentuare, esplicitare ancora di più quest'omaggio al cinma muto.
Ah, le musiche. Un'altra caratteristica buona del film, ottime musiche. E i titoli di testa, l'inizio del film in bianco e nero e il finale che riporta all'inizio. E poi, ancora, lo scketch della sparatoria, quando li devono ammazzare e invece si sparano a vicenda. Tutto, ovviamente, all'insegna dell'irrealtà, del metacinema.
E guardate che anche la critica è d'accordo con me.

_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-09-2004 15:16  
quote:
In data 2004-09-08 12:00, Cronenberg scrive:
pensate che fra vent'anni rivaluteremo anche i film di Vanzina come opere culto nel loro genere


Ma nel loro genere i Vanzina ci sanno fare... ho avuto occasione di lavorare con loro e non posso che parlarne bene... sono professionisti seri che amano ciò che fanno e lo portano a termine con altrettanto amore. Come il falegname costruisce una sedia, così i Vanzina portano a termine un loro lavoro, non fanno cinema d'autore, ma non hanno neppure l'ambizione di essere considerati "autori" o "maestri". Il bello del cinema è che può essere tante cose, mille stili, mille volti (il cinema popolare, poi, se non fosse per loro, non avrebbe più spettatori). E questo accanimento (peraltro, molto diffuso) nei confronti di Enrico e Carlo Vanzina, mi sembra francamente eccessivo ed ingiustificato.
Senza rancore, eh!
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"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

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fassbinder

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1335
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 08-09-2004 15:46  
Perdonate anche me:

I fichissimi ( 1981)
Viuuulentemente mia ( 1982)
Eccezzziunale... veramente ( 1982)
Sapore di mare ( 1983)
Vacanze di Natale ( 1983)
Mystère ( 1983)
Il ras del quartiere ( 1983)
Vacanze in America ( 1984)

8 film in 4 anni. Se li considero singolarmente, inoltre, dico che sono quasi tutti prodotti di buona qualità, alcuni davvero ben fatti. Carlo Vanzina è stato il regista che ha valorizzato maggiormente l'Abatantuono della prima fase, a mio giudizio un grandissimo attore, con un'espressività unica e in grande condizione dialettica. E si guardi come fa lavorare Mauro di Francesco e Christian De Sica. No, a mio giudizio gli interventi su questo genere di film non sono equilibrati.
Troppa prevenzione e poca analisi. Ciò è confermato dalla rarità di interventi specifici sul nostro cinema nazionale.



[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 08-09-2004 alle 15:48 ]

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-09-2004 15:52  
quote:
[i]In data 2004-09-08 15:46, Troppa prevenzione e poca analisi.


Verissimo... e non solo nell'ambito del cinema popolare o di genere...
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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 08-09-2004 16:33  
Sì, io ho sempre considerato la tesi che bisogna considerare un attore o un regista per ciò che di buono e/o di importante ha dato al cinema.


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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 08-09-2004 20:07  
quote:
In data 2004-09-08 15:16, TINTOBRASS scrive:
quote:
In data 2004-09-08 12:00, Cronenberg scrive:
pensate che fra vent'anni rivaluteremo anche i film di Vanzina come opere culto nel loro genere


Ma nel loro genere i Vanzina ci sanno fare... ho avuto occasione di lavorare con loro e non posso che parlarne bene... sono professionisti seri che amano ciò che fanno e lo portano a termine con altrettanto amore. Come il falegname costruisce una sedia, così i Vanzina portano a termine un loro lavoro, non fanno cinema d'autore, ma non hanno neppure l'ambizione di essere considerati "autori" o "maestri". Il bello del cinema è che può essere tante cose, mille stili, mille volti (il cinema popolare, poi, se non fosse per loro, non avrebbe più spettatori). E questo accanimento (peraltro, molto diffuso) nei confronti di Enrico e Carlo Vanzina, mi sembra francamente eccessivo ed ingiustificato.
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Assolutamente Anche se la mia tesi era rivolta a un campo più generale, come quello della rivalutazione gratuita, che può comprendere i Vanzina come caso specifico o meno...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-09-2004 21:47  
quote:
In data 2004-09-08 14:58, paolo14 scrive:
. E poi "Fantozzi va in pensione" che è il più amaro e forse il migliore insieme al primo. Poi si è peggiorato.



A me fantozzi mi ha sempre fatto molta tristezza. Anche il primo, seppure sforzandomi, non sono riuscito a farmelo piacere, seppure da piccolo mi avevano divertito tanto.
é proprio un tipo di comicità sbagliata. amara e deprimente, io non rido quasi mai, e oramai che tutto è solo una copia di tutto anche meno.
Fantozzi va in pensione lo vidi al cinema e ne uscii profondamente depresso. a parte la bruttezza in sè, la reiterazione esagerata, non ci fu davvero nulla che valse una risata o un minimo di attenzione.
sono film che non vorrei mai rivedere.

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 09-09-2004 03:26  
E quindi, perchè tu non apprezzi questo tipo di comicità, il film è brutto?

E quindi se a me Le comiche piace da quando lo vidi al cinema 10 anni fa, perchè giudico con un metro diverso Vanzina, Parenti e Orson Welles, mi sto lanciando in una rivalutazione gratuita?

Avete capito il post iniziale alla perfezione..
E ovviamente, se dico che una scena si richiama a Chaplin ,per mille motivi, sto paragonando Le Comiche a Il grande dittatore o a Il monello? Secondo me avete frainteso..

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 09-09-2004 09:31  
Non si tratta di paragoni, metri di giudizio o cognizione di causa, si parla di film o sequenze concepite e realizzate in una maniera infinitamente differente... Personalmente ho amato i primi due "Fantozzi" di Salce ma ho davvero odiato i film non fantozziani di Parenti o peggio dei Vanzina. Ci sono vie di mezzo, metri di giudizio e cognizione di causa ma è impossibile rivalutare cinematograficamente boiate simili, l'intento era far ridere, ci sono riusciti(?), mò basta.
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René Descartes

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 09-09-2004 15:03  
quote:
In data 2004-09-09 03:26, Hiyuga scrive:
E quindi, perchè tu non apprezzi questo tipo di comicità, il film è brutto?

E quindi se a me Le comiche piace da quando lo vidi al cinema 10 anni fa, perchè giudico con un metro diverso Vanzina, Parenti e Orson Welles, mi sto lanciando in una rivalutazione gratuita?

Avete capito il post iniziale alla perfezione..
E ovviamente, se dico che una scena si richiama a Chaplin ,per mille motivi, sto paragonando Le Comiche a Il grande dittatore o a Il monello? Secondo me avete frainteso..



Direi proprio che hanno frainteso.
Comunque, di film che richiamano Chaplin e Stanlio e Ollio, averne avuti!
E' sicuramente un lato del cinema o se preferite del metacinema che o lo si odia o lo si apprezza.
Posso benissimo capire una persona che ama soltanto un certo tipo di cinema.
Ma credo che in molti (cinematograficamente acculturati) riescano a distinguere questi richiami (non paragoni nè tantomeno fantomatiche rivalutazioni) alla vecchia comicità muta...
E con ciò non voglio dire, cronenberg, che tu non abbia cultura cinematografica, anzi molto proabilmente ne hai assai più di me. Ma è proprio il fatto di non apprezzare film come questo, e sinceramente mi dispiace.


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Tinto Brass

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 09-09-2004 16:13  
Non è un fatto di cultura o ignoranza... il cinefilo ideale può amare alla follia (e contemporaneamente) Pasolini e Fulci, Fellini e Lenzi, Visconti e Di Leo, Zurlini e Girolami, occorre però conoscere bene la storia del cinema ed adottare un' apertura mentale alla quale in pochi abbiamo fatto ricorso (su territorio italiano, ovviamente!). Chi adotta lo stesso metro di giudizio per valutare "I 400 colpi" di Truffaut e "Cornetti alla crema" di Sergio Martino, mi spiace, ma non ha capito nulla...
Riguardo quanto detto da Cronenberg, concordo: i film che Villaggio ha interpretato sotto la direzione di Vanzina sono veramente brutti!


[ Questo messaggio è stato modificato da: TINTOBRASS il 09-09-2004 alle 16:15 ]

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fassbinder

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1335
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 09-09-2004 16:46  
quote:
In data 2004-09-09 16:13, TINTOBRASS scrive:
Non è un fatto di cultura o ignoranza... il cinefilo ideale può amare alla follia (e contemporaneamente) Pasolini e Fulci, Fellini e Lenzi, Visconti e Di Leo, Zurlini e Girolami, occorre però conoscere bene la storia del cinema ed adottare un' apertura mentale alla quale in pochi abbiamo fatto ricorso (su territorio italiano, ovviamente!). Chi adotta lo stesso metro di giudizio per valutare "I 400 colpi" di Truffaut e "Cornetti alla crema" di Sergio Martino, mi spiace, ma non ha capito nulla...


Proprio così. Inoltre vorrei ricordare ai "denigratori a tu tutti i costi" che questi lavori, considerati nel loro insieme, forniscono un'immagine nitida della società italiana dei rispettivi periodi trattati. Ecco allora che i due Fantozzi di Salce (1975-76) potrebbero essere avvicinati a Il belpaese e a Rag. Arturo De Fanti, bancario precario dello stesso autore (1977-80) e fornire, un quadro cristallino dell'italia degli anni di piombo. Sì perchè quando uno pensa a questo periodo non deve limitarsi a guardare i film di Petri, Bellocchio, e dei grandi autori riconosciuti che trattavano direttamente le questioni di attualità, di filosofia, di politica contemporanea. Esisteva anche una società civile (anzi, era largamente maggioritaria, nemmeno paragonabile all'elite del Settantasette). E questa era spaventata, viveva una realtà allucinata e inspiegabile per chi non ha partecipato a quegli eventi. I 4 film di Salce da me citati, invece, offrono uno spunto insostituibile per la comprensione. Fantozzi non è un clown, come molti erroneamente credono. E' l'italiano medio degli anni' 70. Chi ride di lui, ride di se stesso, pensandosi in quel periodo. Chi non ride, anzi ne constata (la volutissima) drammaticità, pensa a se stesso in quei termini. Il confine tra film grottesco e realistico è davvero labile in questi lavori, paradossalmente molto sottile.


[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 09-09-2004 alle 16:48 ]

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 09-09-2004 16:55  
Mah, siamo in piena ondata revisionista.
Un'ondata ciclica dopotutto.
Il tempo che passa dona nuova luce alle cose.
E' venuto dunque il tempo della commedia all'italiana, quella trash e non solo.
si è mobilitato persino Tarantino per l'occasione.
Ciprì e Maresca hanno dedicato un film a Franco e Ciccio.
Totto ok, per carità

Ma di qui a parlare bene de LE COMICHE ....
_________________
U N I T A C I N E F I L A

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 09-09-2004 16:56  
quote:
In data 2004-09-09 16:46, fassbinder scrive:
quote:
In data 2004-09-09 16:13, TINTOBRASS scrive:
Non è un fatto di cultura o ignoranza... il cinefilo ideale può amare alla follia (e contemporaneamente) Pasolini e Fulci, Fellini e Lenzi, Visconti e Di Leo, Zurlini e Girolami, occorre però conoscere bene la storia del cinema ed adottare un' apertura mentale alla quale in pochi abbiamo fatto ricorso (su territorio italiano, ovviamente!). Chi adotta lo stesso metro di giudizio per valutare "I 400 colpi" di Truffaut e "Cornetti alla crema" di Sergio Martino, mi spiace, ma non ha capito nulla...


Proprio così. Inoltre vorrei ricordare ai "denigratori a tu tutti i costi" che questi lavori, considerati nel loro insieme, forniscono un'immagine nitida della società italiana dei rispettivi periodi trattati. Ecco allora che i due Fantozzi di Salce (1975-76) potrebbero essere avvicinati a Il belpaese e a Rag. Arturo De Fanti, bancario precario dello stesso autore (1977-80) e fornire, un quadro cristallino dell'italia degli anni di piombo. Sì perchè quando uno pensa a questo periodo non deve limitarsi a guardare i film di Petri, Bellocchio, e dei grandi autori riconosciuti che trattavano direttamente le questioni di attualità, di filosofia, di politica contemporanea. Esisteva anche una società civile (anzi, era largamente maggioritaria, nemmeno paragonabile all'elite del Settantasette). E questa era spaventata, viveva una realtà allucinata e inspiegabile per chi non ha partecipato a quegli eventi. I 4 film di Salce da me citati, invece, offrono uno spunto insostituibile per la comprensione. Fantozzi non è un clown, come molti erroneamente credono. E' l'italiano medio degli anni' 70. Chi ride di lui, ride di se stesso, pensandosi in quel periodo. Chi non ride, anzi ne constata (la volutissima) drammaticità, pensa a se stesso in quei termini. Il confine tra film grottesco e realistico è davvero labile in questi lavori, paradossalmente molto sottile.


[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 09-09-2004 alle 16:48 ]



Caro fassbinder, ci troviamo d'accordo! Hai ragione! La penso anch'io così e mi sembra dio averlo detto.
Se volete approfondire il discorso magnificamente iniziato da fassbinder, vi consiglio di comprare il libro "Fantozzi una maschera italiana", dove tutto ciò viene spiegato nei suoi più limpidi tratteggi.
Sempre che non l'abbiate già letto.

Tinto, è vero: "Io no spik english" e "Banzai" sono stati due errori di carriera di Villaggio.
Ma dato che ha fatto molto ma molto ma molto di importante e che come lui hanno fatto in tanti altri, perdoniamolo.

_________________
"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 09-09-2004 alle 16:59 ]

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